PER CHI E’ INDICATO QUESTO TEST
Donne in gravidanza che presentano un elevato rischio di anomalie cromosomiche. Queste anomalie possono derivare da alcuni fattori, in particolare:
- età materna avanzata, ovvero oltre i 35 anni;
- familiarità o precedente figlio affetto da anomalia cromosomica;
- presenza di malformazione fetale evidenziata con ecografia;
- sospette infezioni come toxoplasmosi e citomegalovirus;
- controllo di mosaicismo riscontrato su amniociti.
QUANDO SI EFFETTUA
Il test va eseguito generalmente dopo la 18° settimana di gravidanza.
TIPO DI TEST
Si tratta di un test di diagnosi prenatale invasiva che presenta un rischio di aborto spontaneo dell’1-2%.
DESCRIZIONE
La cordocentesi è un test prenatale invasivo, a cui si fa riferimento nella diagnostica prenatale per individuare nel feto l’eventuale insorgenza di anomalie cromosomiche, e per diagnosticare alcune malattie come la Sindrome di Down.
Il suo utilizzo è di evidente importanza anche per individuare la presenza di infezioni che possono essere pericolose per lo stato di salute del feto: tra queste, bisogna ricordare rosolia, toxoplasmosi, e citomegalovirus. Inoltre, con la cordocentesi è anche possibile individuare, attraverso un emocromo, lo stato di salute del bambino nel caso in cui vi sia un sospetto rischio di anemia.
L’esame non richiede una particolare preparazione della paziente: eseguito per lo più a livello ambulatoriale, richiede l’anestesia solo in alcuni casi, ma non è una regola. Molto simile all’amniocentesi, anche per la cordocentesi è necessario eseguire un’ecografia prima del test perché aiuta ad individuare l’esatto punto dell’arteria ombelicale fetale in cui inserire l’ago per effettuare il prelievo.
Poiché fa parte della diagnosi prenatale invasiva, anche la cordocentesi comporta delle complicanze, primo fra tutti il rischio di aborto spontaneo che si verifica in una percentuale tra l’1 e il 2%; per quel che riguarda, invece, le complicanze materne, si tratta quasi sempre di complicanze di tipo transitorio, che si risolvono con riposo a letto e adeguata terapia.